Ha dell’incredibile la storia di LeighVan Bryan e della sua fidanzata Emily Bunting. Inglesi, lui gestore di un bar 26enne, due anni meno lei, sono stati rispediti in patria non appena atterrati a Los Angeles.. Il motivo? Prima di partire per gli States, Leigh ha scritto su Twitter che andava a «distruggere l’America». Corriere.it
Succede dunque che un ragazzo inglese scrive un tweet in cui annuncia di voler “distruggere l’America”. Non solo, rivela anche l’intenzione di fermarsi tre settimane per “disturbare la gente” e soprattutto per “riesumare Marilyn Monroe”. Un gioco che però ha fatto saltare la vacanza ed è andata pure bene perchè per cinque ore sono stati trattati da terroristi. Fra le domande scritte che alla frontiera americana sono rivolte ai turisti ci dovrebbe essere ancora quella fatidica: “Sei venuto a uccidere il presidente degli Stati Uniti?” Talmente surreale che a suo tempo sono stato tentatissimo nel rispondere “sì”. Per fortuna non l’ho fatto, altrimenti starei ancora a marcire a Guantanamo. Evidentemente gli americani sono un grande popolo ma non sono affatto spiritosi. Piuttosto c’è da chiedersi come hanno fatto a scoprire, fra milioni quotidiani di cinguettii, quello ironico del giovane Bryan. Ma conosciamo già la risposta: siamo tutti controllati! A meno che non ti chiami Mohammed Atta e puoi entrare e uscire da clandestino. Sicuramente alla domanda “hai per caso intenzione di infilarti nelle Due Torri?” avrà risposto “no”. La sicurezza innanzitutto.
Pemme l’America pole resta indove sta! Preferisco vola’ su la nostra bell’ Italia ;)
Gli Inglesi hanno il primato dell’umorismo,ma dimenticano che non è esportabile:in ogni caso, o ha davvero esagerato nelle intenzioni, o è stato particolarmente sfortunato perché tra tutti i cinguettii hanno letto proprio il suo.Secondo me ci sono degli addetti che esaminano i tag dei vari post e tweet e appena trovano parole “sensibili” si concentrano sull’autore e poi..il resto va come abbiamo visto. ne farò comunque tesoro per la mia attività di blogger e, soprattutto, per il primo viaggio che farò in America (che non fossero troppo spiritosi lo avevo già capito da un po’)
Lo chiamano “il grande orecchio”. Siamo tutti sotto osservazione. Peccato che qualcuno, anche qui, spesso lo dimentichi.
..e invece quest’ultimo cos’è: terrorismo psicologico?
allora dev’essere per questo che la gente è così ipocrita :-)
(beh mica tutti….eh. Mai generalizzare! anche perchè sennò sembra che li conosco tutti io – gli ipocriti – e invece per fortuna ne conosco pochissimi: quando capitano li evito, o sto piegata sul pc dalle risate).
No, più semplicemente in un posto pubblico è l’uso del cervello: bisogna sempre assicurarsi che sia acceso.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
per le cretinate che ci scriviamo noi…non credo proprio siano di interesse mondiale, o da premio nobel.
Ognuno scrive quello che si sente. C’è anche chi scrive cose pericolose, senza necessariamente meritare il Pulitzer.
allucinante però questa storia. mi chiedo davvero come sia stato possibile che abbiano letto proprio i suoi tweet.
Già. Se pensi che fra i miei followers ho anche l’ambasciata Usa a Roma… Però sto tranquillo: sono amici.
Piuttosto approfitto per una comunicazione di servizio.
Ho aggiornato la lista dei link, a cui ho dedicato una pagina. Per cui tutti gli amici sono invitati, se vogliono, a mandarmi l’indirizzo del loro blog.
però pino, tu sei un “personaggio pubblico” e immagino che sarai abituato a pensare una ventina di volte prima di scrivere qualcosa. la gente “normale” invece crede sempre che a leggerla siano quei famosi ventuno lettori.
Certamente io sono addestrato (le querele le prendevo da ragazzino, poi ho imparato che si possono scrivere anche cose pesanti senza rischiare). Però ormai anche la gente “normale” ha preso coscienza di essere letta, non solo dagli amici.
i filtri antispam, che io personalmente detesto, ma che con certi provider non si possono evitare, di fatto leggono la nostra posta alla ricerca di questa o quella parola, per cui…. siamo già DENTRO a questo libro di fantascienza, con la scusa della “sicurezza”
e visto che è tutto gestito da un software e non più da persone (più o meno) pensanti, le conseguenze scattano in automatico, brrrr….
Ma infatti internet nasce come sistema militare, di controllo. Solo che a parte i normali e dovuti controlli di rischi e pericoli reali, diventa anche una specie di “controllo del pensiero”…inevitabilmente, se dalla politica alla religione comunichiamo tutto quello che pensiamo. E infatti questo non mi piace. Kate Moss (naturalmente ha di meglio da fare…nella vita. f.to sempre madame bovary…) sostiene di non essere su twitter perchè vuole mantenere un minimo di privacy, e ha ragione.
Del resto, come nella vita, si sta andando sempre di più nella direzione della mancanza di libertà più totale: dalle democrazie di mezzo mondo in crisi a certi ritorni ‘oscurantisi’ ideologici, dai populismi di ogni colore – con i quali è noto che è impossibile dialogare – alle ritorsioni e/o stragi di reporter di cui sopra, fino alla mancanza di un approfondimento poi che sta come comune denominatore in genere…nei social network, basati su un ‘bombardamento’ di notizie, per l’appunto, ma poco o niente più di questo.
La spontaneità… continua ad esser vista come una cosa malefica, e invece non c’è niente che io apprezzi di più nella vita stessa. Ma orgoglio, ipocrisia, repressione del pensiero e di critica prendono sempre il sopravvento, e come avviene anche nella vita stessa non mancano mai esseri inevoluti per i quali non condividere o criticare qualcosa diviene un affronto personale da mezzogiorno di fuoco: insomma dici “scusa? penso così così così…” e ti sparano un colpo di revolver. Questa è diventata ahimè la “comunicazione”.
Leggevo ieri che si sono inventati la “pillola della moralità”: allucinante.
Lasciamo perdere questa perenne comparazione dell’essere umano agli animali – sui quali vengono di volta in volta testati medicinali e scoperte scientifiche – su cui si dovrebbe aprire un lunghissimo e infinito discorso a parte. Lasciamo perdere quel concetto di “etica”, altrettanto vasto da accostarsi perfino a certe note deliranti deviazioni.
Ma la MECCANIZZAZIONE…che sta diventando sempre di più l’unica direzione, è veramente qualcosa di terrificante.
Già chi ha letto Il Mondo Nuovo di Huxley, che all’epoca sembrava fantascienza, ha potuto vedere che non si era sbagliato poi di tanto, anzi. Poi ho letto in un articolo che una delle maggiori aziende tecnologiche tedesche, la ‘Saturn’, ha prodotto un opuscolo commerciale in cui si parla di ‘intelligenza artificiale’, si rappresenta un ‘Pianeta Saturno’ e vengono offerte in vendita “solamente macchine”. Questo messaggio pubblicitario a quanto pare è molto efficace….
Reblogged this on Once upon a time….
This is my first time visit at here and i am in fact happy to read all at single
place.