Senza troppi giri di parole, la notizia è che provo a entrare in Libia passando per l’Egitto. La destinazione è Salloum, dirimpettaia di Bengasi, centro della rivolta. Non sarà facile e soprattutto saranno complicatissime le comunicazioni, per cui lascio questo post per ritrovarci almeno in emergenza. Per un pò mi ero nascosto in una simpatica stanzetta, ma se uno è gabbiano mica lo puoi tenere chiuso. Però la vita è strana: dopo essere stato invitato per tre volte con tutti gli onori da Gheddafi stavolta cerco di passare da clandestino.
ciao Pino in bocca al lupo,vai e raccontaci.Io ti seguo sempre.Comunque alla fine per iltuo lavoro non so se sia meglio entrare da clandestino oppure invitato ufficialmente :-)
Pino immagino tu abbia difficoltà di comunicazione quindi ti trascrivo il messaggio degli inviati del NYT che ti han preceduto stessa via:
Ed Ou and Scott Nelson, photographers on assignment for The New York Times, crossed from Egypt into Libya on Tuesday, with a Times reporter, Kareem Fahim. About five hours after they arrived, Kerri MacDonald interviewed Mr. Ou through an instant messaging service. His responses, somewhat condensed, are reproduced as they came in, line by line.
we left cairo in a car early today
we drove north and took the road west along the coast
to a town called sallum
the egyptian military let us cross without a problem, though it took a few hours
we passed by a lot of people who were fleeing to egypt
it was a bit surreal, everyone was trying to leave and on the other side of the wall, it was just us trying to get into libya
there were a few other journalists going
we needed to organize fixers, etc and have an idea of what was happening on the ground so we weren’t blindly heading into the country
we didn’t know how long the border would be open
on the other side, opposition protesters, some of them armed, welcomed us
everyone was flashing the V sign, welcoming us in
the opposition had taken over a lot of eastern part of the country
though we don’t know how much.
we stopped at a rest stop
and we found people watching qaddafi give a speech
we got to tobruk a few hours later — and opposition leaders took us to the central square
who hadn’t seen too many journalists
so they got a bit riled up
at that moment, it felt a bit unsafe
because so many people mobbed me,
they were chanting
there was sporadic gunfire
celebratory gunfire
in the air, which freaks me out.
people here aren’t used to the idea of foreign media
so a lot of people don’t know how to react
most people wanted me to shoot them and say things to the camera
others were a bit hostile — the youth
again, this goes back to the whole mob mentality that i’ve seen time and time again in cairo
but also looking back to situations that i’ve worked in, in mogadishu,
even if people’s intentions are good, it takes only one person to cause trouble
what happened was, we were mobbed
and i was split up from scott and kareem
and the people who took us to the square had to fight people off of me
because everyone wanted to say something
it actually got quite scary
we circled around the square in someone else’s car
it was pretty tense
because again, mob mentality
lots of people surrounded the car
the people who were with us had to yell at people to back off
one guy actually fired a pistol on the ground to disperse the crowd
hundred or so
surrounded us
again, these are people who are ‘helping’ us
who are against the government
but they can’t control everyone
people here are armed
openly brandishing guns, pistols, AK’s
shotguns
whereas in cairo, a lot of the street militias had anything from golf clubs to sticks
guns weren’t a factor, really
so for me that changes the dynamic
i personally am freaked out by guns and gunfire
people have been firing into the air
to celebrate taking over
which makes me really uncomfortable
but that’s just me
i’m afraid of becoming accustomed to the sound of gunfire here
because it will make it difficult to differentiate between celebratory gunfire, and gunfire directed towards you
in bocca al lupo pino, e sempre in campanella…
Attenzione. Fatti sentire appena puoi.Buon lavoro!
;)))
avvistato!! giornalista italiano su una barchetta a largo di Lampedusa….stranamente rema in senso contrario, cioè verso l Africa!!!
occhi aperti!! facci sapere….
Il vento caldo del deserto ti porterà lontano. Un gabbiano di frontiera avrà cura di te.
‘N granne abbraccico senza sciupatte le penne;)
E vaiiiiii un gabbiano in gabbietta non è un gabbiano al massimo un pappagallino.
Siceramente ero stupito che avessi appeso al chiodo la valigiasemprepronta, ma ora non si può, proprio non si può e noi tiriamo un po il fiato, perchè così possiamo seguire finalmenente dei servizi veritieri in un TG non più veritiero e soprattutto leggerti qui anche in differita, non importa, le tue impressioni. Sei i nostri occhi e le nostre orecchie perchè noi siamo la Tribù della Torre :o))))
Mi raccomando mettiti la “maglietta in Kleijver” Sempre F.B.L e per il resto… Inshallah!
Un abbraccio.
Un abbraccio.
ciao Pino! non so se riuscirai a vederlo ma che ne pensi di questo filmato???
Beh stavolta è una missione difficile, coraggioso giornalista ma tu hai sei un veterano e hai l’esperienza di tanti deserti.
A presto.
@Anna intanto mi scuso ,tu chiedevi una risposta ad un uomo e giornalista ,rispondo io,donna e nullapiu’.Le risposte non ci possono essere .Troppo articolate e troppo controverse purtroppo ,troppa la distanza tra la nostra vita reale e quella che qualcuno ci propina da anni.Troppe le differenze tra donne che ancora difendono l’indifendibile,sia esso privato o politico.Poi cosa dovremmo fare? Scendere in piazza a scannarci tra di noi ,perchè questo accadrebbe.Per un popolo non c’è nulla di piu’ umiliante che una guerra civile.
Sono convinta che l’unico reale cambiamento avverra’ quando le donne si ribelleranno al burqa del culo e le tette in tv, oppure come vessillo da anteporre .Quando capiremo che il nostro valore va oltre un festino o l’adeguamento coatto verso il pricipe.Purtroppo dovremo fare da sole.
Parole sante!
@ Pino
Ma ndo vai Pino ?
Vabbè che sei della Rai, ma ormai in Libia non guardano più in faccia a nessuno.
Stai attento !!!
Primo salto: Istanbul. Bye
Aspetto di vederti al TG, Pino.Così saprò che quello che trasmetti riflette la situazione reale del paese.Take care and fly high :-)
Anch’io aspetto di vederti in Tv, ma pur Gabbiano , insofferente quindi del “chiuso” , attento a non farti…impallinare!Un affettuoso in bocca al lupo!
In bocca al lupo Gabbiano.
Fai il tuo lavoro, ma riporta a casa la pelle.
E in Turchia sono arrivato. Tra un’ora volo in Egitto.
E’un piacere “viaggiare” insieme,buon cammino!
alla prossima tappa.
:)) Certo c’è una vena di follia… nella scelta di certi lavori e in un ‘certo’ modo di essere. Ma senza quella… non sapremmo come sopravvivere. E non vedi l’ora di volare in egitto e poi a destinazione, ora! superato un (eventuale) smarrimento iniziale… di nuovo sulla scia dell’onda, del volo, del coraggio, del reportage.
Sorrido… mentre ti dico IN BOCCA AL LUPO
(ma mezza terrorizzata rimango)
siamo con lei, pino, sempre e ovunque. con il cuore.
Continua la ricerca (vendetta) da parte del popolo libico del luogo in cui si è rifugiato il sanguinario dittatore… Per contro, i mercenari continuano a girare in gruppi armati motorizzati, quartiere per quartiere – Di notte gli sniper mirano alle finestre illuminate…
Un fortissimo in bocca al lupo!
USA: Lockerbie victims’ relatives eager to see Moammar Khadafy ousted in Libya
…”It’s been horrible – all these years of waiting for justice,” said Susan Cohen of Cape May, N.J., whose daughter, Theodora, was only 20 when the plane exploded over Lockerbie, Scotland…
MORE: http://bit.ly/h60tHr
E sono in Egitto. In giro ci sono ancora carri armati.
Ma va? ;))
dovreste farvi scortare da loro.. io non ho capito come farete a entrare, ora, che ho letto fanno passare solo medici e infermieri per le medicine (che sono pure finite)
è inutile non ne posso parlare mi si stringe il cuore… quanto orrore disumano, forze oscure scatenate….
E pure qua c’è chi ha parlato di mitra… verso i profughi. Ma neanche l’Orrore più orripilante riesce a tirare fuori un briciolo di cuore, di senso materno di assistenza Umana…per quelle povere persone che hanno provato l’Inferno?!?!?
Un trapianto di coscienza… si dovrebbero inventare, anzichè concentrarsi tanto sulla clonazione… delle miserie umane.
D’ora in poi seguirò in silenzio, Forza e Coraggio aspettiamo il vostro reportage (senza “eroismi” , please…).
Fervidi Pensieri, di cuore, per tutti Voi, e soprattutto verso quel Popolo che sta vivendo un Dolore immenso.
Forza e Coraggio a Tutti… e a presto.
( ero rimasta indietro, bengasi liberata… e percorso tranquillo! dicono )
Ciao, ciao
…ti seguiamo con il fiato sospeso….
Entrare dal confine egiziano si entra, il problema sono i mercenari in borghese che viaggiano armati nelle strade principali libiche, sparando alle auto e alle persone in fuga a piedi… Ocio Pino, elmettino “PRESS” e giubbotto antiproiettili sopra il maglioncino; il passato in altre zone del Mondo insegna. ;-)
Tg 1, non ho sentito dall’inviato Pino Scaccia,
dove sei???
siamo tutti in attesa Zenaide…..
‘N mezzo ar marozzo c’è ‘no scòjo, appollajati accosto…accosto ce so’ tante gabbianelle e gabbiani ch’ aspettano co’ la luce der faro accesa, er rientro der Gabbiano de frontiera.
Aho! Gabbia’ movete a torna’, che su sta Tore tira ‘na giannétta, sinnò spiccàmo er volo, antriménti ce gelamo e pèrdemo tuttequante le penne;)
Sdrammatizziamo che è meglio…
A Fra’ è mèjo è mèjo pijalla ‘n canzonella sennò su sta tera ce pija ‘na stristezza e, ce scoppia er còre, co’ sti cristiani che so’ volati via.
Pe’ ‘nu perde’ sto trono ce bisogno de massagra’ e ammazza’ tutte ste perzone?
Al confine di Massoul caos totale, scappano tutti.
Un pensiero e un abbraccio ad un uomo davvero coraggioso. Forza, Pino! Ce ne fossero come te …
Visto!
Gia’. Stasera primo pezzo al tg, tra mille difficolta. Domani se resto a dormire in Libia comunicare sara’ impossibile.
Ho sentito il tg da una amica, mi è sembrato che il gabbiano un po’ di voce abbassata o sbaglio? buon lavoro un caro saluto
Tutto regolare.
Buongiorno gabbiano attenzione al vento negativo, buon lavoro.
Destinazione Bengasi
In bocca al lupo!
In bocca al lupo, Pino!
Amico Gabbiano…riguardati.
Il re ha richiamato i suoi piloti dei caccia
Gli ha detto di guadagnarsi la tua paga
E sganciare le bombe in mezzo ai minareti
Giù sulla Casbah
ed ora il furbacchione da pure colpa a Bin Laden…mah!!
e il figlio del furbacchione,Sal-Al-Arab, sta con gli insorti!
se la sentono scivolare sotto la coda, come si dice a Firenze…ehehehe
gia’……
Tutte le armi che si vedono nei video sono di origine russa. AK47, AK74 (tipo cecoslovacco), BMP armati con razzi katyusha. Sono quelle dell’ Esercito passato con gli insorti.
Ma dove sono le armi italiane tanto strombazzate?
Il beduino, trincerato nel bunker, conta le ore che lo avvicinano al suicidio.Meglio così.
Visto il tuo servizio Pino. Ottimo. :)
Ma chi prendera’ il potere? chisono i capi della rivolta?
In questo link, si spiega alla meglio, la galassia tribale libica.
Comunque 7 colonnelli dell’ Esercito (ex) comandano attualmente le Forze degli insorti.
http://www.iltempo.it/2011/02/24/1239710-leader_tribali_esiliati.shtml?refresh_ce
tremo per te , ma un gabbiano di frontiera puo’ essere solo sulla notizia , ma gheddafi è un pazzo e coi pazzi non c’è ragione .
aspettiamo notizie coraggio un abbraccio
Pino, come diceva la mamma di un mio amico pilota: “Va pian e vola basso”. In bocca al lupo.
Mentre nei paesi in rivolta si contano i morti a migliaia in Italia ci si preoccupa delle ripercussioni economiche ed energetiche. La lega soffia sulla paura di un’esodo di massa verso il nostro paese. Sembra quasi che i morti contino meno degli accordi presi con la Libia.
La follia del capitalismo selvaggio e dei suoi sostenitori sta portando il Mondo intero allo sfascio. Ma il popolo sta cominciando a svegliarsi…..
[OT Roma] Ancora un terribile caso di stupro – La Polizia perquisisce e sgombera l’ex ambasciata somala piena di rifugiati somali da anni, in scarse condizioni igeniche, senza luce e al freddo…
MORE: http://bit.ly/gDexMX
un gabbiano può perdere qualche piuma ma non le ali…
da mamma indaffarata sono sempre con te ;)
Caro Pino aspettiamo altre tue notizie…fatti sentire presto!
@irisilvi
Non ci sono capi in queste rivolte ….
Questa volta è propio l’incazzatura e la disperazione del popolo che ha scatenato la rivolta. Sono i giovani che non ne possono più di vedere nel loro futuro il buio senza che nessuno faccia niente. Anzi, chi ha il potere fa di tutto per frenare l’entusiasmo dei giovani perchè portano novità e scompiglio in quelli, che nei regimi, ci sguazzano e si arricchischino.
Basta !!! . O ci date quello che ci spetta o spacchiamo tutto…….
Francesco detesto i proclami e spero che quello che stiamo vedendo non debba mai accadere a noi.
Speriamo sia così Francesco….ora sto pensando al dolore e alla disperazione dei genitori di Yara. Povera ,piccola Yara ti hanno ritrovata.
Yara
Rosa bianca virginea come
la seta che si specchia nei diamanti
macchiati di sangue della tua ingenuità…
Intanto complimenti a Pino Scaccia per il coraggio e la passione che dimostra. Vorrei segnalare che il suo – credo – primo collegamento da Bengasi al TG1, è stato interrotto per problemi tecnici subito dopo che lo stesso Pino aveva detto di aver visto mercenari anche tra gli insorti di Bengasi. Qualcuno ha visto quel servizio del tg e può confermarlo? Senza voler difendere Gheddafi, credo comunque che la verità vada difesa sempre e comunque e le guerre o le rivolte per quanto giuste, se sono combattute con il ricorso alla disinformacija partono con il piede sbagliato e non fanno prevedere niente di buono per il futuro della democrazia.
@ Daniel56
Forse il servizio interrotto di cui parli è quello andato poi in onda per intero a Tv7 di venerdi 25. Puoi rivederlo su internet.
Come sai, internet in libia è stato ‘chiuso’, i collegamenti sono quasi impossibili, e non è facile capire bene anche perchè ovviamente le cose cambiano di ora in ora.