dal Corriere della Sera Altro che luna di miele, qui si rischia una partenza al fiele. Si increspano le acque attorno a Federico Pizzarotti, che, ancor prima di insediarsi sulla poltrona di primo cittadino di Parma, si ritrova invischiato in un’insidiosa polemica con i vertici del Movimento: il profeta Beppe Grillo e il suo braccio destro, eminenza grigia del grillismo e gran regista della comunicazione in rete, Gianroberto Casaleggio. Il bubbone scoppia all’improvviso, ma la pentola bolliva da mesi. Lo scontro, che nello specifico riguarda la persona a cui affidare il ruolo di direttore generale del Comune di Parma, è in realtà uno spaccato dei nodi irrisolti di un movimento stretto tra una leadership carismatica e l’esigenza d’autonomia di una struttura orizzontale basata sulla partecipazione. Una forbice che i successi elettorali e le responsabilità di governo tendono ad allargare. segue
….come dire…..un ottimo inizio!!!……
Un pochino dittatoriale oso dire per uno che parla continuamente di libertà… mahhhhhh
E meno male che dice che non vuole entrare in politica.
Spunterà dai suoi tirapiedi, l’ ennesima smentita, che gli altri hanno frainteso, che hanno paura di Grillo e giù un bel vaffa a chi non lo osanna.
poveri parmensi….
Sono già vecchi i grillini, ora ci sono gli indivanados, versione low cost, più comoda come hanno dichiarato nel loro manifesto, degli indignados.
Presentazione del movimento (poco)
Il movimento degli “inDIVAnados” è la versione comoda, low cost e last minute di quello più noto degli “indignados”. Sono i rivoluzionari del sofà che, armati di telecomando, partecipano attivamente a momenti televisivi pubblici come Ballarò, Servizio Pubblico, Piazza Pulita. Per i più pignoli e attenti c’è anche Report. Per i più giovani ci sono Le Jene e per chi ha deficit dell’attenzione Striscia la Notizia.
Snobbano Porta a Porta perché Vespa fa i plastici del “luogo del delitto”, perché è servo del regime, perché…beh, insomma, perché è Vespa.
Single precari in casa dei genitori e coniugi mutuo-accasati protetti da plaid multicolore conducono sul loro divano a tre posti accese battaglie a video aperto contro il signoraggio, la casta, gli sprechi statali, le frodi alimentari, gli abusi edilizi, equitalia e via dicendo.
Poi ci sono anche gli #indivanados 2.0 che si indignano pesantemente su Twitter e Facebook ; dicono di non guardare la TV ma poi se la guardano eccome, in streaming o, a spizzichi e bocconi, su YouTube.
Il #giornodopononsuccedemaiuncazzo (cit. Masotti) e gli InDIVANados si ritrovano come ogni giorno al lavoro, a condividere di fronte alle macchinette del caffè le gesta rivoluzionarie della sera prima.
http://indivanados.tumblr.com/
:-)
Interessante. Merita un post.
Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti
Dei linotipisti
Siamo i gatti neri
Siamo i pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
etc etc (lucio indivanados) ;)
Non ho capito la paura dei linotipisti… non ci sono più ;)))
Bisogna sempre aver paura di chi ha a che fare con le parole….
;)
purtroppo sono estinti…come i veri giornali…
dici? forse….(per quanto riguarda i giornali) credo che nel nostro caso fosse una rima…. anticonformista…
Contestazioni questa mattina per Mario Monti a Bergamo dove il premier ha partecipato al giuramento degli allievi ufficiali della Guardia di finanza. Al suo arrivo alcune persone hanno urlato:«Ridacci le nostre pensioni». Poco dopo l’area in cui si è svolta la cerimonia è stata sorvolata da un Piper a cui era stato legato uno striscione della Lega con la scritta “Basta Monti, basta tasse-Lega Nord”. In seguito, un gruppo di una decina di contestatori ha tentato di disturbare l’intervento del premier cominciando a fischiare. A fare da contraltare alle contestazioni, il pubblico presente ha più volte applaudito le parole di Monti. segue
Bufera su Diletta Botta, consigliera municipale del Movimento 5 Stelle eletta a Genova nel consiglio di circoscrizione Medio Ponente, finita in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. All’interno del suo bar “Il solito posto”, in via Molfino a Sestri ponente, aveva allestito un bazar di droga tra cocaina, marijuana, ecstasy e hascisc. Un’articolata indagine antidroga ha portato al blitz dei poliziotti che hanno arrestato la 35enne, che da pochi mesi aveva assunto l’incarico in Comune, ora rinchiusa nel carcere di Pontedecimo. Il caso è subito diventato “politico”. L’ufficio stampa del Movimento 5 Stelle di Genova ha espresso «sgomento» per la notizia, precisando di considerare Botta «momentaneamente allontanata e dimissionaria».