Il giorno dopo l’ultimo giorno è già tranquillamente il primo giorno. Ecco intanto una novità: ti puoi permettere anche parole libere, senza senso perchè ormai devi rispondere solo a te stesso. Ancora ubriaco dei festeggiamenti guardo le foto del brindisi di ieri in redazione come di un evento lontano, eppure sono passate poche ore. Riguardo l’immagine di quella che era la mia stanza ormai senza più pareti e mi pare di raccontare la storia di un altro (chissà se hanno già tolto dalla porta il cartello “torno subito”). Rido alla prima telefonata di stamattina: gli “esteri” che mi chiedono per gioco un servizio per le 13,30. Forse è vero che ancora non mi accorgo del cambiamento perchè in sostanza non è cambiato niente: è il destino di un gabbiano che, come tutti i gabbiani, non conosce regole. Non c’è il trauma di una routine che si spezza perchè routine non c’è mai stata. E poi il problema di questa “fase”, per la gente normale, è di tenersi impegnati. Figurati, neanche riesco a fare tutto quello che devo fare, non so neppure cosa sia la noia (venerdì già sto a Gorizia, tanto per dire). Insomma, se pensavate a un post lacrimoso avete sbagliato blog.
Girovagando fra i commenti ho trovato pensieri e parole bellissimi, grazie tribù.
Bando alle ciance, adesso arriva il bello!! :)
Per favore, fai sapere quando presenti il nuovo tomo?
…^^v^^
certo! e ti pare che non te lo dico? ,))
Er Gabbiano ha smartìto li fumi der festino ‘na nottata piena de filicità! Vabbè mo tornà a svolazza’ ner celo. M’ ariccomanno Gabbia’ lemme lemme pe’ la libbertà dòsa ‘n goccio pe’ vorta;)
Augurissimi , caro Pino, per questo tuo “primo giorno” ! Ma ancor più per il tuo dinamismo e la ferrea volontà di proseguire con più liberta’ ! MI complimento con te , anche perchè io , il mio primo giorno di libertà. passata l’euforia brevissima dei festeggiamenti, mi son sentito disoccupato dopo 41 anni di attività continua e per nulla routinaria!
Devo essermi perso qualche puntata (prontamente recuperata su http://latorredibabele.blog.rai.it/2011/05/17/torno-subito/). Auguri!
Ci sono persone a cui le “scadenze” importanti fanno un certo effetto, mentre altre sono del tutto indifferenti.
Io sono più spostato verso il primo tipo (i 40 compiuti un mese fa mi hanno in po’ provato), mentre percepisco da quel post la tua propensione verso il secondo. (Mi ero imposto di usare sempre il “lei”, ma ormai mi permetto una certa confidenza).
Credo che dipenda dalla percezione di che cosa si è fatto nella propria vita: chi sente di aver vissuto molto e bene credo che possa disinteressarsi delle scadenze, dei cambiamenti. Idem per chi ha altro a cui pensare che non al calendario, altro da guardare che non il proprio ombelico, altro da ascoltare che non il tic-tac della sveglia sul comodino. Con la fortuna di poter sostanzialmente continuare, seppur in forme diverse, il lavoro di sempre, che è quello di conoscere mondi e raccontarli agli altri.
Buon proseguimento! :)
giovane marco, complimenti: parli come uno grande e saggio ;))
(la sveglia sul comodino? mai avuta: non suona adesso ma non suonava neppure prima, quindi non cambia niente)
Ho avuto buoni maestri. ;)
E come faremo a non sentire più ” il nostro inviato, Pino Scaccia”? :)
ehhh dovete farvene una ragione ;)) a parte gli scherzi, io credo che ancora per un pò mi sentirete, intanto ripeto a luglio andrà in onda uno speciale e poi mi sa che con il libro qualche comparsata non me la toglie nessuno….
c’è una battuta bellissima di un barista di Saxa. “e adesso che fanno senza di te, mettono le cassette registrate?”
(comunque, un motivo in più per venirmi a trovare qui, io mica sparisco nè ho intenzione di stare zitto, da qui solo Iddio può smagnetizzarmi…)
Esatto. Che faremo senza di te? In tutto questo tempo (ti seguo da quando facevo il 2° liceo, oggi ho 37 anni…) ho sempre seguito la politica, la cronaca, i fatti esteri e non, cercando di farmi un’idea mia sulle varie questioni. Ascoltandoti, spesso mi è successo di accorgermi di non aver preso in considerazione un altro punto di vista, e cioè quello che stavi raccontando tu nel servizio… io che ho sempre pensato che le cose dovremmo guardarle dai 4 punti cardinali, dalle 4 e più angolazioni… Grazie per avermi donato un altro punto di vista, quello di un uomo che guarda con oggettività e discrezione gli eventi del mondo.
Vedi Claudia, io continuerò a farlo qui: cioè di considerare tutti i punti di vista, come sempre.
E’ il giorno dopo vero? Ne siamo certi?Quindi posso permettermi un lusso?
E’ arrivato il vento del nord,ha spazzato via un po’ di supponenza e di certezze.Ora tutti piu’ tranquilli,moderati,quasi “affabili”….ma una domanda sorge spontanea:se il b. manovrava la nostra testa,insieme a stampa e tv ,come ci siamo riusciti?Mah ,misteri alla Giacobbo…..
La risposta è facile, addirittura banale. E’ quello che penso da sempre: che la colpa era (è) solo nostra. Ci sono state e sono in corso rivolte in Paesi autenticamente sotto regime, dove non sono esistite per decenni voci di opposizione, figuriamoci da noi. Se il suddetto ha il potere è perchè la gente lo ha votato, perchè in fondo gli italiani sono un pò come lui. Nel momento in cui si decide di cambiare, ecco i risultati. La colpa non è mai di chi manovra la nostra testa, ma della nostra testa che si fa manovrare.
Non me ne voglia chi della Torre la pensa diversamente ma….vedere la faccia dei leghisti in questi giorni non ha prezzo!
La giusta punizione per l’arroganza. Ma non bisogna mai sottovalutare nessuno: è solo un segnale.
su 44 Comuni con più di 15 mila abitanti la Lega perde voti ovunque tranne a Bologna, dove aveva il candidato sindaco (+2,14) e san Giuliano Milanese (+0,11). In tutto il Nord il calo è attorno al 4,5%.
Allora ti seguirò qui. :)
Forse è addirittura meglio, perchè si può discutere senza freni.
@Roberto:pensa quanto felice possa essere !Poi ,ti assicuro ,averli tra i piedi costa,molto!
A proposito di democrazia ,ieri Bossi ha fatto chiudere il forum della lega dalle ingiurie,lamentele ,critiche che arrivavano.Talmente tante da averlo mandato in tilt ,prima che il “ce l’ho duro solo io”lo facesse chiudere!
le battute sullo smosciamento sarebbero troppo facili, ma la differenza deve stare proprio nello stile pero’ ha ragione pino, non sottovalutiamoli
Se alle prossime elezioni il PD candida un ergastolano è fatta. ahahaha !!!
Parlavamo di stile, appunto.
No ,no anzi …non sottovaluto per niente ,incrocio le dita!!! Sto solo a vedere cosa il mercato dell’mbonizione politica,regalera’ per i ballottaggi.Ne vedremo delle belle.Da munezza trasformata in verdi prati ad eliminazione totale dei pedaggi autostradali,passando per qualche condono ….
Lo stile . E che cos’è ? A forse tu parli di perbenismo… Capito….
I prossimi post li farò in terzine. ;)
Lo stile non s’impara: o si ha, o non si ha.
… preferivo i viaggi nel sole…con le chiavi della vita.
Anch’io.
Anche se pensionato…pimpante come sempre.
PS 1) l’azienda te lo ha regalato l’orologio?
PS 2) anche quest’anno sarai “la voce” a Piazza di Siena?
Grazie ;-)
1. L’orologio me l’ha regalato per i 25 anni di Rai, sette anni fa… Adesso aspetto qualcosa di più concreto: la liquidazione…
2. No, ma probabilmente ci sarò uguale.
E mò che succede? Cosa dice il menu dei prossimi 60 anni? sinceramente, andare avanti e indietro dall’ INPS…non ti ci vedo.
Intanto, l’accredito arriva direttamente in banda (dall’Inpgi). Adesso è più impegnativo di prima, perchè non c’è più qualcuno che pensa a me, ma sono…l’azienda di me stesso. Ho già scritto, caro Walter, che sono pieno di impegni. Tanto per dire dei più ravvicinati, dopodomani sono a Gorizia per un convegno sulla storia delle guerre. Poi devo gestire la promozione degli ultimi due libri, praticamente contemporanei. Per risponderti anche più seriamente… dovrei veramente andare all’Inpgi per le pratiche ma…non ho tempo. Buffo, no?
Il vento del nord non basta. Ci vuole la tempesta perfetta.
North Desert Storm.
La domanda giusta che ogni “movimentista” dovrebbe porsi, di fronte alle dichiarazioni post elettorali di Beppe Grillo, è: “Cui prodest?” La risposta giusta sarebbe: “Ancora e soltanto a sé stesso.” Avere un ottimo intento in programma, e lavorare perché questo non venga mai attuato, comprenderete da voi, lascia alquanto perplessi. La teoria programmatica di Grillo è utile solo alla scrittura dei suoi show, quelli che son diventati i comizi a pagamento di un comico escluso dai normali circuiti teatrali italiani, e se per caso fossero attuati, avrebbe meno da strillare durante le sue faticose serate in tournee.
Invitare gli attivisti del movimento a NON votare per i sindaci espressione del centrosinistra, e addirittura di non votare per De Magistris in una città che rischia di avere un altro camorrista al governo della spazzatura, dell’inquinamento o delle ecomafie più in generale, non è atto responsabile, soprattutto quando dell’acqua e dell’ambiente, delle energie pulite hai fatto il tuo manifesto. Ecco, è qua che mi sembra che la politica di Grillo somigli molto a quella di Vanna Marchi: vende pozioni magiche a chi ha bisogno di sognare, approfittando della buona fede di chi s’impegna con coscienza e buona fede.
La sinistra forse ha trovato l’antidoto, la formula misteriosa e risolutiva capace di spazzar via tutte le malinconie accumulate in tutti questi anni: cercare di vincere le elezioni. È facile, basta prendere qualche voto in più. Semplice, ma è la lezione numero uno per il partito degli apocalittici: invece di evocare foschi scenari, industriarsi per avere più consenso popolare. Si chiama democrazia. E (talvolta) funziona. C’è da aspettare l’esito dei ballottaggi, ovvio. Ma non è andata come tutte le Cassandre pronosticavano. E comunque è sicuro che la sinistra dovrà non solo rimodulare i propri umori, ma imparare finalmente a mettere in discussione se stessa, non la democrazia. Le ragioni vere delle proprie sconfitte, non il popolo che le ha determinate scegliendo l’avversario.
Si può fare. Basta credere nella democrazia. Basta non cedere al vittimismo che ha percorso e devastato la sinistra in questi anni, l’idea che le sconfitte fossero originate da un tenebroso Regime che aveva avvelenato le coscienze, abolito la libertà, rovesciato l’ordine costituzionale. Non era vero niente. Approfittando legittimamente degli errori altrui e confidando sulla forza del proprio messaggio, Pisapia ha dimostrato invece che fare una buona campagna elettorale, mostrare un volto credibile, proporre agli elettori un’immagine appetibile, la democrazia dei voti e dei numeri funziona. Non c’è il Regime. Non c’è il nuovo fascismo. Non c’è il golpe costituzionale che imbavaglia le voci critiche. Era la sinistra che se lo immaginava per assolversi dai propri errori. PIERLUIGI BATTISTA (corriere della sera)
Non si capisce se la notizia (fonte Corsera) delle fosse comuni in Siria abbia qualche parvenza di verità o sia una bufala come le fossi comuni in Libia. E poi sarebbe ora di prendere con le pinze – macchine del fango permettendo – certi video girati coi telefonini chissà dove e come.
infatti anche per me i video fatti con il telefonino non significano niente, chiunque puo’ farli e in qualsiasi posto
[Resto del Carlino – Pesaro]: Addio a Paolo Nonni, piovono i messaggi di cordoglio in redazione
In tanti hanno voluto omaggiare il caporedattore del Carlino di Pesaro e delle Marche, ecco alcune delle lettere…
MORE: http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2011/05/18/507905-addio_paolo_nonni_piovono_messaggi_cordoglio_redazione.shtml
Ciao, Paolo.
Caro Pino, arrivo tardi ma ti auguro di cuore di proseguire il tuo volo di gabbiano instancabile, con più libertà e sempre con gioia. La peggior cosa è non trovare qualcosa da fare. Ma so che tu non avrai mai questo problema. :)
P.S. Mi dispiace non aver saputo del tuo intervento a Gorizia. In questo periodo noi insegnanti siamo oberati d’impegni. :(
La prossima volta che vieni da queste parti spero di incontrarti.
Il “riposo del guerriero” per il grande Pino Scaccia. Che poi riposo non sarà, io lo vedo già al lavoro per qualche altra personale missione: auguri massimi! Beppe S.
Infatti, non mi sono mai fermato ;)))