Questa foto è inedita, come in gran parte è inedita l’intervista che feci ad Oriana Fallaci diciannove anni fa a Dahran e che andrà in onda stasera su Raiuno (ore 23.40) nello speciale Tg1 dedicato alla grande giornalista e scrittrice. La incontrai in Arabia Saudita in quel crocevia di cronisti che andavano a scoprire il Kuwait appena liberato: lei ne era appena tornata, io ci stavo andando. E’ un’intervista importante non solo perchè Oriana è morta e tutto quello che le appartiene è ormai un patrimonio, ma perchè in quell’intervista mi parlò soprattutto della sua grande paura, quella nuvola nera (prodotta dai pozzi di petrolio che bruciavano) che più tardi indicò come causa del tumore e quindi della sua morte. L’intervista la vedrete stasera. Qui vorrei proporvi una chicca: il mio primo reportage da Kuwait city proprio con la nuvola nera protagonista: Tg1 delle 13.30, marzo 1991.
E’ un servizio in qualche maniera “storico” che Blob ha ripreso più volte. Eravamo arrivati di notte, stravolti dal viaggio. La mattina dopo mi sveglio tardi, guardo fuori la finestra: è buio. In realtà erano già le 11. Franco Ceccarelli, compagno di viaggio insieme a Paolo Casini, prende la telecamera e mi fa: “dai corriamo fuori”. Sfruttando l’unica luce disponibile in tutta la città, la scritta dell’hotel Intercontinental, prendo il microfono e vado a braccio. “…quello che vedete lassù è il sole, non è la luna”.
L’ho conosciuta a Darhan, in Arabia Saudita. Un tipaccio, da trattare con le molle. Il mio direttore di allora, Vespa, mi aveva chiesto di intervistarla. Le sono stato dietro tre giorni, una donna impossibile. A tal punto che chiamai Vespa e gli dissi: “Mi dispiace, rinuncio”. Lo dissi anche lei: cara Oriana, vai a quel paese, l’intervista non mi interessa più. Cambiò improvvisamente: dal giorno dopo fu lei a inseguire me. A quel punto era lei che me la chiedeva. Il dramma fu quando ci mettemmo d’accordo. Pretendeva le domande, pretendeva il posto dell’intervista, i tempi, tutto. Nuova litigata. Finalmente la feci. Bella. Parlò con il cuore. Parlò dei pozzi di petrolio che bruciavano in Kuwait. Ricordo bene le parole: “Non pensavo mai di poter avere paura di una nuvola. Chissà cosa abbiamo respirato, cosa abbiamo dentro”. Sapeva che stavo andando in Kuwait, mi scrisse una dedica che poi attaccai al suo libro “Inshallah”. Scrisse: “Ti auguro di trovare tutto quello che io non ho trovato e di non trovare quello che io ho trovato”. In mezzo ai pozzi ci rimase una giornata, io un mese e mezzo. Sono passati tanti anni da allora che ormai posso dire, ringraziando Iddio, che io ho respirato la stessa nuvola ma non ho trovato quello che lei ha trovato. Una donna sola. La ricordo così. Forse arrabbiata perchè sola. Adesso che è morta mi manca. Con lei non ero d’accordo su niente, ma ho sempre amato i cani sciolti, specie quando lo fanno a viso aperto. 27 novembre 2006
Davvero da non perdere!
«Adesso che è morta mi manca. Con lei non ero d’accordo su niente, ma ho sempre amato i cani sciolti, specie quando lo fanno a viso aperto»
Manca a molti. Molti non erano d’accordo con lei ma la sapevano apprezzare per il coraggio che ha sempre avuto nel dire le cose, anche le più scomode. Molti l’amamvano proprio perché dalla sua bocca uscivano parole che pochi avrebbero avuto il coraggio di pronunciare ma che molti avevano nel cuore.
A me manca. Ed ero d’accordo con lei su tutto.
Grazie per l’intervista che trasmetterete stasera. Non me la perderò.
Non me la perderò! Grazie
E’ molto probabile che la vera causa del tumore che l’ha uccisa sia proprio questa: occorrerebbe fare delle ricerche in ambienti sanitari locali e vedere quante neoplasie ed affezioni croniche all’apparato respiratorio si sono verificate.
sicuramente saranno superiori alla media statistica…
Un caro saluto
Non si possono fare confronti, perchè ogni fisico reagisce in maniera diversa, ma Oriana non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di una morte “sui generis”, morire per una nuvola nera sembra quasi il titolo di un romanzo.
Incidentalmente, lei è stata in mezzo ai pozzi che bruciavano tre giorni, noi quaranta.
Aspettando lo speciale TG1, mi guarderò il tuo servizio.lascio i commenti a dopo.
Gabbiano…come sei (eri?) giovincello.
già….
tra poco andrà in onda seconda parte intervista
ecco, passata anche la seconda parte
Bello questo omaggio a Oriana Fallaci.Amara e triste la vicenda eredità tra fratelli…
Bellissimo questo ricordo della Fallaci,bellissimo e amaro
Amaro il ricordo della sorella che molto semplicemente, ne ha fatto un ritratto reale non idealizzato.Probabilmente sarebbe stato molto facile ,invece raccontava se stessa e tutta una vita ,pure familiare ,attraverso la vita della sorella.
Reale ,intensa e passionale .E’ cio’ che passa attraverso la lettura dei suoi libri.Chissa’ se veramente ha amato solo il suo lavoro ,il suo ego ,come racconta Paola Fallaci certo è che InQuelMondoDiSquali lei era riuscita a fare l’inviato di guerra .
Il suo carattere si scopre in quelle parti di intervista che avete fatto passare :da tenera irritazione.
ho ripescato solo alcuni dei tanti “fuori onda” dove oriana era appunto totalmente oriana
Oriana Fallaci era cos’ ì com’ era. Un personaggio coerente e burbero. Prendere o lasciare. Complimenti Pino, ti si invidia (in senso buono) l’ averla conosciuta.
Ad una presentazione del suo ultimo libro, da un gruppo di ragazzi dei centri sociali, che la contestava aspramente è stato detto: -“A Orià! Te venga un cancro!”- Lei, nel sedersi e senza scomporsi disse loro: -” Mi dispiace per voi, ma siete in ritardo.”
mammamia… questa non la immaginavo proprio. L’odio per chi la pensa diversamente è una cosa veramente odiosa. Brava lei nella risposta composta, ma infatti ce l’ha anche sul viso l’espressione scanzonata e ‘provocatoria’ nel senso di chi se ne frega altamente proprio, un po’ ironica… e mi piace molto. Io intervengo approssimativamente solo per dire che mi è piaciuto lo Special, a tratti malinconico e dolce, e che in altri momenti trasmette così bene il suo coraggio e la sua libertà… – da N.Y. alla Toscana… al fronte di guerra… sì, al di là che la si condivida o meno è una Donna con la maiuscola. Purtroppo non ho letto neanche uno dei suoi libri:(( – brutto a dirsi, ma è così – quindi parlo solo per sensazioni, ma mi piacerebbe molto che ne parlaste voi, insomma chi la conosce meglio, spiegandomi perchè fosse così amata o odiata. A me dà l’idea di una vera passionale. Anche se molto di testa, sì, quelle donne che sono tra “pancia e testa” come si suol dire, un po’ meno di sentimento… ma o molto passionale… o molto intellettuale. Volitiva, coraggiosa. Bè, del resto non sarebbe diventata Oriana Fallaci, naturalmente. E poi mi è rimasta impressa pure la sorella – donna tenerissima – quando, parlando del suo amore… descritto in “Un Uomo”, ha detto: ma l’ha mai amato? Ha mai davvero amato qualcuno? Che domanda affascinante…sì, rimane un’enigmatica… “primadonna” come l’ha definita MarisaMoles.
(ma anche una Donna che ha Cercato molto… nel suo percorso di giornalista e scrittrice, si sente questo, essendosi dedicata anima e corpo al suo lavoro. La passionalità… sempre).
– a mio parere, cioè a sensazioni eh! dallo Speciale però, ripeto –
IL VIDEO DELLO SPECIALE
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/rubriche/ContentItem-9b79c397-b248-4c03-a297-68b4b666e0a5.html
Scusa, Pino, ma il link non funziona. Sono due giorni che tento e mi dà sempre “impossibile visualizzare la pagina”. Ho anche provato ad entrare nel sito del Tg1 ma il risultato è lo stesso.
C’è qualcosa che non va o sono io la più sfigata?
Marisa non so che dirti ma il link funziona, l’ho appena riprovato.
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/rubriche/ContentItem-9b79c397-b248-4c03-a297-68b4b666e0a5.html
Lo stesso dicasi per il sito.
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/Page-75d07525-fbc2-4893-a371-8c17ecb2c1fe.html
Ok, allora sono io la più sfigata! :(
In ogni caso lo inserisco sul mio post … magari i miei lettori sono più fortunati.
l’ho gia messo io il link dello speciale sul tuo blog: e si vede benissimo
ACC …. allora è il mio pc che non va! Boh, gli altri link funzionano.
bella intervista! Oriana Fallaci manca a tutti noi. Chissà cosa avrebbe detto oggi del modo di fare informazione. Al di là di come la si pensi…era una giornalista fuori dal coro. Diciamo, un cane sciolto. E mancano persone così. Grazie Pino x lo speciale sul tg1!
ho seguito la tua intervista e me la voglio riguardare meglio perché vedere due dei miei modelli insieme non è certo da tutti i giorni :-) In particolare, sono rimasta colpita dalla risposta che Oriana diede alla domanda sulla paura.Avrò modo di approfondire (anzi, scusa se lo faccio a rate…)
qui stiamo…e chi si muove ;))
Che uomo fortunato sei Pino. Hai conosciuto delle persone grandiose.
anche loro sono state fortunate ;))) ah ah ah ah